Solothurn



Fotografia scattata a Olten, rotatoria, il 1 maggio 2009

Solothurn: la bandiera


Fonte: FOTW

Bicolore orizzontale rosso bianco, a due bande orizzontali di eguali dimensioni. Vi sono almeno due teorie sull’origine dei colori: una li fa derivare dai colori della Legione Tebana, che fu massacrata in Svizzera nel 302 d.C. Sant’Ursus, patrono di Solothurn, era un ufficiale della Legione. L’altra teoria invece fa derivare i colori da quelli dell’Austria.


Storia della bandiera
Secondo la leggenda, Sant’Ursus, che cristianizzò l’area, fu catturato e decapitato sulle rive dell’Aare, e il suo corpo gettato nel fiume. Ma il corpo nuotò, recuperò la testa e si diresse verso il luogo di sepoltura nella città di Solothurn. Per questo il Santo diventò patrono della città, e già nel 1394 comparve nello stemma della città stessa, su fondo rosso e bianco. Questi sono quindi considerati i colori del santo, e vennero adottati anche dal Cantone all’atto della sua entrata nella Confederazione nel 1481. Questo avvenne nonostante l’opposizione di Obwalden, che all’epoca aveva una bandiera identica.

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