Appenzell Ausser-Rhoden



Fotografia scattata a Herisau, rotatoria stradale, il 1 novembre 2009

Appenzell A.R.: la bandiera

Fonte: FOTW
 

Argento, un orso rampante nero con lingua, artigli e pene eretto rossi, posto tra due maiuscole nere V all'asta ed R al battente. In generale l'orso simboleggia virilità, forza e coraggio. In  questo specifico caso, assume anche valenze di carattere storico, di seguito descritte.


Storia della bandiera
L’orso rappresentato è quello dell’abate di San Gallo, che dominava Appenzell finchè il Cantone secedette nel 1403. All’atto della secessione, il Cantone mantenne la bandiera, cambiando il fondo da giallo in bianco, ed aggiungendo il pene eretto, in segno spregiativo. La questione del pene causò quasi una guerra nel 1579, quando un tipografo di Sankt Gallen stampò un calendario con tutti gli stemmi dei Cantoni svizzeri, e nello stemma di Appenzell omise il pene dell’orso. La guerra fu evitata solo grazie al ritiro ed alla distruzione di tutti i calendari stampati. In ogni caso, l’origine dell’orso di Appenzell e di Sankt Gallen va ricercato nella leggenda che vuole che l’abate irlandese Gallus, giunto nella regione, incontrò un orso, gli diede del pane, e quest’ultimo lo aiutò a costruire una capanna attorno a cui sorse poi il monastero. Dopo essere stato ammesso nella Confederazione nel 1514, il Cantone si divise a seguito della Riforma Protestante: Inner Rhoden infatti rimase cattolico, mentre Ausser Rhoden diventò zwingliano. Mentre il primo mantenne la sua bandiera originale, il secondo aggiunse le lettere latine V ed R ad indicare l’antico nome del cantone (Vssere Rhoden)

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