Romania
Fotografia scattata a Bucarest, Plata Triculurii, il 2 giugno 2010
Romania: la bandiera
Fonte: FOTW
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Tricolore
blu-giallo-rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. La
tonalità dei colori non è specificata per legge,
tant'è vero che si possono osservare esemplari anche molto
diversi tra loro. Tuttavia, per convenzione, il blu dovrebbe
essere cobalto, il giallo carico, mentre il rosso dovrebbe essere
vermiglione.
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Storia della bandiera
L'origine
dei colori Blu giallo e rosso è abbastanza antica ed incerta. Si
pensa addirittura che tali colori fossero presenti sullo stendardo di
Adriano durante la campagna di Dacia. In realtà il rosso
è sempre stato un colore tradizionale delle bandiere della
Moldavia, mentre la Valacchia spesso utilizzava vessilli di colore oro.
Il blu era invece contenuto in molti stendardi di principi regnanti. Il
primo tricolore romeno fu concesso nel 1834 dal sultano
Ottomano, ma solo attorno al 1848 il suo uso cominciò a divenire
popolare. L’adozione
ufficiale del tricolore blu giallo rosso va fatta risalire però
al 1859. Tuttavia
inizialmente venivano usate diverse fogge dello stesso, prevalentemente
con disposizione orizzontale dei colori. Solo nel 1866 si
stabilì di utilizzare la versione
verticale, chiaramente ispirata anche al tricolore francese. Al termine della
Seconda Guerra mondiale, nel 1948, con l’avvento della repubblica socialista,
la bandiera venne caricata con lo stemma di stato. In occasione dei moti
rivoluzionari del 1989, che portarono alla caduta del regime dittatoriale di
Chausescu, gli stemmi vennero letteralmente ritagliati dalle bandiere, e per
qualche tempo vennero utilizzate queste bandiere bucate, passate poi alla
storia ed all’immaginario collettivo come simbolo di liberazione dai regimi
comunisti. Il 27 dicembre 1989 fu infine ripristinato il tricolore pieno come
emblema della nuova Romania.