Oman
Fotografia scattata a Muscat, Millenium hotel, il 02 novembre 2022
Oman: la bandiera
Storia della bandiera
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Tricolore orizzontale bianco-rosso-verde, a tre bande di eguali dimensioni. All'asta è presente una fascia di colore rosso, di larghezza pari ad un quarto della lunghezza totale della bandiera. In questa fascia rossa, al cantone, è presente, in bianco, lo stemma di Stato dell'Oman: due spade tradizionali incrociate, con l'elsa rivolta verso l'alto; in verticale il kanjar, tipico pugnale omanita, ed in orizzontale la tipica cintura nella quale solitamente il pugnaleeviene portato. Proporzioni totali 1:2. |
Storia della bandiera
La
bandiera è stata adottata ufficialmente il 17 settembre 1960, ed
innalzata la prima volta il 24 novembre dello stesso anno.
Il bianco rappresenta la pace e la prosperità per il popolo omanita, il verde rappresenta la fertilità della terra, mentre il rosso rappresenta il sangue versato per cacciare gli invasori dal territorio del paese. Il rosso, peraltro è sempre stato il colore delle bandiere dell'Oman, e anche di molti degli stati arabi adiacenti.
Nel 1985 vi fu un leggero restyling della bandiera, in particolare, le tre bande orizzontali vennero rese di eguale misura (in precedenza la banda rossa era più sottile).
L'emblema con le spede ed il pugnale incrociati, che è anche lo stendardo della famiglia Albusaidi che regna sul paese, risale al XVIII secolo.
Il bianco rappresenta la pace e la prosperità per il popolo omanita, il verde rappresenta la fertilità della terra, mentre il rosso rappresenta il sangue versato per cacciare gli invasori dal territorio del paese. Il rosso, peraltro è sempre stato il colore delle bandiere dell'Oman, e anche di molti degli stati arabi adiacenti.
Nel 1985 vi fu un leggero restyling della bandiera, in particolare, le tre bande orizzontali vennero rese di eguale misura (in precedenza la banda rossa era più sottile).
L'emblema con le spede ed il pugnale incrociati, che è anche lo stendardo della famiglia Albusaidi che regna sul paese, risale al XVIII secolo.