Islanda: la bandiera
Fonte: FOTW
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La
bandiera ha la tipica struttura delle bandiere scandinave; nello
specifico, la bandiera è di colore azzurro (inizialmente
definito blu oltremare, ma con la legislazione del 1944 definito
più semplicemente "blu cielo"), con croce scandinava
passante di colore rosso, fimbrinata in bianco; le proporzioni sono
7:1:2:1:14 orizzontalmente e 7:1:2:1:7 verticalmente.
La bandiera di Stato è identica a quella nazionale, ma tagliata
a coda di rondine con proporzioni 7:1:2:1:9:12 orizzontalmente, e
7:1:2:1:7 verticalmente |
Storia della bandiera
L'Islanda,
che per lunghi secoli rimase sempre sotto il dominio della Danimarca,
non ebbe una bandiera nazionale fino almeno alla prima metà del
XIX secolo. Il simbolo tradizionale dell'isola, uno stoccafisso
coronato in campo rosso, è stato per molto tempo incluso nello
stesso stemma reale danese, senza però assumere valenza di
vessillo nel paese.
Nel 1809 ci fu un primo esempio di bandiera nazionale, azzurra con tre
stoccafissi, ad opera del rivoluzionario Jorgen Jorgensen, il cui
tentativo di autodichiararsi re d'Islanda ebbe tuttavia scarso seguito
e brevissima vita.
Una nuova bandiera, un falcone argentato in campo blu, divenne popolare
tra alcuni movimenti studenteschi nella seconda metà dell'800.
Il falcone rimpiazzò anche lo stoccafisso quale stemma
dell'isola, anche nelle armi reali danesi, per il periodo 1903-1918.
Nel 1897 comparve per la prima volta una bandiera con croce scandinava,
bianca in campo blu, proposta dalo scrittore Einar Benediktsson, e
subito adottata dai movimenti indipendentisti. I colori derivavano
direttamente da quelli del vessillo precedente, ma la bandiera
risultava troppo simile a quella greca in uso all'epoca e quindi non
incontrò il favore ufficiale.
La bandiera attuale risale al 1915: dopo varie vicissitudini legate
all'utilizzo non ufficiale della bandiera blu con croce scandinava
bianca, si ndecise infine per l'adozione di una bandiera ufficiale per
l'isola. Il disegno attuale è stato proposto da Mattias
Thordarson, il quale ha anche dato un significato ai colori: blu per i
monti, bianco per il ghiaccio e rosso per il fuoco dei vulcani. Il
rosso richiamava anche i legami storici con la Norvegia, si cui la
bandiera rappresenta l'immagine in negativo. Dopo alcune titubanze
iniziali, il Re di Danimarca approvò la bandiera, con Decreto
Reale del 19 giugno 1915, con uso limitato a terra. Il 1 dicembre 1918,
con la costituzione del Regno autonomo d'Islanda, diventò
definitivamente bandiera nazionale.